Da Vincent Vega a Jay Gatsby, passando per Willy Wonka e Chad Feldheimer, abbiamo scelto alcune delle migliori GIF cinematografiche. Perché? Un film porta con sé un’idea, un personaggio che, se associato a una GIF, dà vita a una comunicazione intuitiva ed efficace. E perché vi risolveranno diverse conversazioni.
[Se state leggendo questo articolo e non è ancora il 3 aprile 2020, fatelo vostro come i consigli dell’OMS. In caso contrario, fatelo vostro comunque]
Perché una GIF vale più di mille parole?
Perché, tecnicamente, è un formato di file per immagini digitali. Acronimo di “Graphics Interchange Format”, la GIF nasce nel 1987 con lo scopo di supportare le immagini a colori e, con la nascita di Internet, diventa presto uno dei formati più utilizzati nelle pagine web.
La sua peculiarità è quella di dare vita a immagini animate che vanno in loop, a ripetizione, e veicolano un messaggio con effetto immediato. Non è un caso che le GIF abbiano cambiato radicalmente il nostro modo di comunicare, specialmente con l’avvento della messaggistica istantanea di ultima generazione: WhatsApp, per esempio, mette a disposizione su qualsiasi smartphone una barra di ricerca di siti dedicati alle GIF, come Giphy o Tenor, da cui poter attingere come meglio si crede. Nell’era della sovraesposizione mediatica, delle persone iper-connesse e dei ritmi frenetici la GIF diventa, al pari delle Emoji, uno strumento di comunicazione con cui poter esprimere nell’immediato un’emozione, un pensiero o un concetto ancora più complesso.
Non trovate le parole per dirlo? Usate una GIF.
Se, più semplicemente, fate parte di quella categoria di persone che non ha voglia di scrivere papiri su WhatsApp e si affida sempre e comunque ai messaggi vocali, sappiate che le GIF sanno essere la perfetta via di mezzo: potete rispondere a un messaggio infinito in modo smart, salvaguardando la vostra relazione amichevole e sentimentale, o esprimere il vostro pensiero nel gruppo preferito, strappando una risata virtuale che vi darà parte dei 15 minuti di celebrità di cui parlava Andy Wahrol (magari un po’ meno)
A questo aggiungeteci il periodo difficile che stiamo attraversando: le misure prese dal governo ci impongono di stare a casa per limitare il contagio da coronavirus. Paradossalmente, lo smartphone diventa la finestra sul mondo esterno che ci tiene in contatto con parenti e amici, per buona pace di chi vorrebbe fare digital detox.
Ci auguriamo che la quarantena non venga prolungata oltre il 3 aprile, ma fino a quel giorno due cose sono certe: saremo particolarmente esposti a decine di messaggi e notifiche e silenziare i gruppi potrebbe non bastare a preservare il nostro equilibrio mentale; avremo un’occasione per riscoprire noi stessi e coltivare i nostri interessi, tutto rigorosamente home-made: sport, libri ma, soprattutto, film. Quando ci ricapita di avere tutto questo tempo a disposizione per farsi una grande cultura cinematografica?
Il cinema è la forma d’arte che per ovvie ragioni ha una maggiore porosità con tutto ciò che è visivo. E nonostante una proliferazione di GIF della quale non potremmo che essere lietissimi, ci sono alcune pietre miliari da cui è impossibile prescindere per portare a termine una conversazione di cui ci interessa poco o nulla.
È per questo che vi proponiamo 10 GIF cinematografiche: per districarvi agilmente nel traffico delle notifiche e dei messaggi chilometrici mostrando di essere sul pezzo in tema di cinema, ma anche per scoprire nuovi film o rivedere grandi cult della settima arte.
Vincent Vega confuso – John Travolta in “Pulp Fiction”
“Pulp Fiction”, il cult dei cult di Quentin Tarantino. La pellicola ha vinto la Palma d’Oro al festival di Cannes del 1994, ha ottenuto sette candidature agli Oscar del 1995, aggiudicandosi il premio per la miglior sceneggiatura originale scritta dallo stesso Tarantino e Roger Avary, ed è stata inserita al 94esimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi dall’American Film Institute.
La versione classica.
La scena del film
Su ordine del boss Marsellus Wallace, Vincent Vega va a casa sua con l’ordine di tenere compagnia a Mia Wallace. Una volta entrato la sente parlare all’interfono e, non capendo da dove arrivi la sua voce, si guarda in giro con fare spaesato e confuso.
La versione cyberpunk.
Forse non tutti sanno che…
Vincent Vega è l’unico personaggio presente in ogni episodio del film. La GIF, invece, è nata nel 2012 su Imgur ma è diventata virale solo nel 2015, nel momento in cui un utente del sito l’ha usata per descrivere il suo stato d’animo quando sua figlia gli ha chiesto in regalo una bambola: fu così che Vincent Vega si ritrovò in una corsia di un supermercato con giochi per bambini.
La versione pandemia
Quando usare la GIF?
Siamo onesti, tutti l’avete usata almeno una volta. Sì, anche a sproposito per comunicare qualcosa che non fosse confusione. Se invece siete l’eccezione che conferma la regola, sappiate che un Vincent Vega confuso è come il nero: sta bene con tutto – e dappertutto. [Lo Spaccone si solleva da ogni responsabilità per usi dovuti a voci mai esistite, sentite a interfono mai esistiti].
Il brindisi di Jay Gatsby – Leonardo DiCaprio ne “Il grande Gatsby”
Nel 2013 DiCaprio continua la sua corsa all’Oscar nei panni del misterioso uomo d’affari che nel fine settimana organizza grandi feste nella sua sontuosa villa newyorkese a West Egg, Long Island. Il film, diretto da Baz Luhrmann e basato sull’omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald, si è aggiudicato due Oscar per la miglior scenografia e per i migliori costumi.
La scena del film
Nick Carraway – interpretato da Tobey Maguire – si trova a una delle celebri feste di Gatsby. Proprio mentre lo sta cercando, Gatsby si palesa, facendo un brindisi e sfoggiando “uno di quei rari sorrisi che capita forse di vedere quattro, cinque volte nella vita”.
Alla tua salute, Leo.
Forse non tutti sanno che…
Quella del 2013 è la quarta trasposizione cinematografica de “Il grande Gatsby”. La prima, muta e ormai perduta, è datata 1926, mentre la seconda e la terza risalgono rispettivamente al 1949 e al 1974. Nel film diretto da Baz Luhrmann i due attori principali sono DiCaprio e Maguire, amici d’infanzia: i due non lavoravano assieme sul set da “Don’s Plum“, film del 1996.
Quando usare la GIF?
Per sancire l’inizio del weekend, un traguardo raggiunto, un compleanno, ma anche per gufare il proprio avversario al fantacalcio festeggiando in anticipo la sua vittoria. Insomma, ogni qualvolta ci sia una scusa per brindare e bere alla propria salute e a quella degli altri. Se dovete guidare, ricordate: abusate solo della GIF.
James Matthew Barrie consola Peter Llewelyn Davies sulla panchina – Johnny Depp e Freddie Highmore in “Neverland – Un sogno per la vita”
Johnny Depp, Kate Winslet, Dustin Hoffmann e un giovanissimo Freddie Higmore nel film che narra di parte della vita di James Matthew Barrie e dell’ispirazione per la sua opera più famosa, “Peter Pan”. “Neverland”, infatti, in italiano è tradotto con “L’isola che non c’è”. Il film diretto da Marc Forster si è aggiudicato un Oscar per la miglior colonna sonora del compositore polacco Jan Andrzej Paweł Kaczmarek.
Cristiano, amico mio, abbracciami Guascone.
La scena del film
Esistono due tipi di persone: chi ha visto “Neverland – Un sogno per la vita” e ha pianto, e chi non l’ha visto e piangerà non appena lo vedrà. La GIF è legata alla struggente scena finale in cui James parla con Peter sulla panchina della morte della madre, per poi cingerlo a sé come farebbe il più premuroso dei padri.
Forse non tutti sanno che…
Nel film ci sono alcune inesattezze storiche. Nella realtà, quando J.M Barrie conosce Sylvia Llewelyn Davies, la donna non è ancora vedova. Inoltre, i figli sono cinque e non quattro come nel film: c’è anche il piccolo Nicholas.
Quando usare la GIF?
Ogni volta in cui volete esprimere la vostra solidarietà a chi è meno fortunato di voi. E perché proprio a quell’amico che vuole trovare un monolocale in affitto a Milano a un prezzo accessibile?
Willy Wonka sarcastico – Gene Wilder in “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato”
Se nell’immaginario collettivo recente il personaggio di Willy Wonka è associato a Johnny Depp nel film di Tim Burton del 2005, la prima trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Roald Dahl è datata 1971, nei panni del misterioso fabbricante di dolci c’è Gene Wilder e la regia è affidata a Mel Stuart. Il film è stato inserito al 25esimo posto della classifica dei 50 migliori film cult stilata nel 2003 dalla rivista statunitense Entertainment Weekly.
Hai fatto un punteggio da record su Wii Sport? Raccontami di quanto sei un vero atleta.
La scena del film: forse non tutti sanno che…
L’espressione di Willy Wonka, nel film, non è associata al sarcasmo. Durante il tour della sua fabbrica di cioccolato, infatti, Wonka parla ai bambini di una macchina segreta per dolci che nessuno deve vedere. La curiosità dei piccoli, però, ha la meglio e Wonka, appoggiando la testa al braccio, dice: “Volete vedere?”, per poi svelare loro il macchinario.
Quando usare la GIF?
In un mondo di tuttologi e saputelli, un Willy Wonka sarcastico non è l’eroe che meritiamo, ma quello di cui abbiamo bisogno.
La “WTF face” di Dave Skylark – James Franco in “The Interview”
“The Interview” è, per usare un eufemismo, un film che ha fatto discutere. Perché? Mettete nella stessa frase “parodia” e “Kim Jong-un” e il gioco è fatto. Commedia e satira si mischiano nel lavoro del 2014 diretto da Evan Goldberg e Seth Rogen, in cui troviamo James Franco che interpreta Dave Skylark, un conduttore di un talk show amatissimo dal leader nordcoreano Kim Jong-un. Quella che doveva essere una semplice intervista al dittatore, però, si trasforma in un maldestro piano per la sua uccisione. Il film, distribuito da Sony, ha rischiato la censura negli Stati Uniti.
WTF?
La scena del film
Dave Skylark e l’amico Aaron Rappaport stanno discutendo davanti al palazzo di Kim, di cui hanno visioni differenti. Dave, che pensa bene del leader nordcoreano, vuole tirarsi fuori dalla missione per ucciderlo e inizia uno scambio esilarante di battute con Aaron, che gli dà del “fottutamente stupido e ignorante”: sulla faccia di James Franco prende forma una smorfia tra le più memorabili degli ultimi anni.
“Cioè, Trump e Kim sono la stessa persona?”
Forse non tutti sanno che…
A seguito delle ripetute minacce ricevute da Sony, il film è stato proiettato solo in 200 sale indipendenti degli Stati Uniti, mentre in Europa non è mai uscito ed è stato distribuito esclusivamente on demand.
Quando usare la GIF?
*Faccia alla Dave Skylark*
WTF, c’è anche da chiederlo?!
Jordan Belfort che lancia soldi – Leonardo DiCaprio in “The Wolf of Wall Street”
Here we go again, Leo, questa volta diretto da Martin Scorsese nei panni dello spregiudicato broker newyorkese Jordan Belfort. Riceverà una nomination agli Oscar per il miglior attore protagonista, non riuscendo però ad aggiudicarsi l’agognata statuetta.
Vendimi questa penna.
La scena del film
Quella dello yacht, per intenderci. Capello pettinato all’indietro, polo Ralph Lauren bianca, occhiali neri e si va a fare gli insolenti con gli agenti federali lanciando dollari dalla barca. E sapete cosa sono per Jordan Belfort? “Sono spiccioli!”.
Forse non tutti sanno che…
Il film è davvero scurrile: contiene, infatti, oltre 500 parolacce. Parolacce che deve aver detto DiCaprio durante il primo giorno sul set. All’attore, infatti, si è rotta la maniglia di una valigetta che aveva in mano ed è quasi stato investito da un’automobile.
Quando usare la GIF?
Ovunque ci siano da spendere soldi. A scanso di equivoci: guadagnarli come fa Jordan Belfort non è legale.
Tony Stark con gli occhi all’insù – Robert Downey Jr. in “The Avengers”
Nel 1963, dalla penna di Stan Lee e Jack Kirby nasce un gruppo di supereroi Marvel chiamato “The Avengers”, base per una serie a fumetti di successo che, negli anni, ha avuto diverse trasposizioni televisive e cinematografiche. Tra queste c’è l’omonimo film del 2012 diretto da Joss Whedon, il sesto film Marvel. A fermare il malvagio Loki c’è anche Robert Downey Jr, ancora una volta nei panni di Tony Stark/Iron Man.
Ok…
La scena del film
Tony Stark si trova al quartier generale con gli altri supereroi quando Capitan America – interpretato da Chris Evans – afferma baldanzoso di aver colto, in una battuta di Nick Fury, il riferimento alle scimmie volanti de “Il meraviglioso mago di Oz” di L. Frank Baum. Come a sottolineare quanto non ci fosse bisogno di evidenziare la cosa, Stark rotea gli occhi all’insù con fare seccato.
Forse non tutti sanno che…
Jeremy Renner, che interpreta Clint Barton/Occhio di Falco, per le scene con l’arco non ha voluto controfigure, bensì si è fatto addestrare da arcieri olimpionici. Più in generale, tutti gli attori del cast sono stati allenati dal famoso coreografo Jonathan Eusebio, che li ha preparati alle scene di lotta insegnando loro diversi stili.
Quando usare la GIF?
Quando volete fare i Willy Wonka, ma in maniera molto più diretta e plateale. Avete capito? Buon per voi, ma non c’è bisogno di fare i Capitan America.
Il pianto di Peter Parker – Tobey Maguire in “Spider-Man 3”
Nel 2007 il regista Sam Raimi chiude la trilogia dell’Uomo Ragno con “Spider-Man 3”, sempre interpretato da Tobey Maguire. Il film si rivela un successo commerciale, superando gli incassi dei primi due capitoli arrivando a incassare circa 891 milioni di dollari.
“Mi è andata solo una cosa nell’occhio”
La scena del film
Dopo il combattimento con l’Uomo Sabbia e Venom, Peter va a verificare le condizioni di Harry, in fin di vita dopo aver fatto da scudo con il suo corpo all’amico che, altrimenti, sarebbe stato trafitto da un aliante scagliato da Venom. Harry spira tra le braccia di Mary Jane e Peter si lascia andare a un pianto strozzato.
Forse non tutti sanno che…
Doveva esserci “Spider-Man 4”. Al momento della sua uscita il terzo episodio si rivelò un successo al botteghino e questo convinse a produrre un quarto atto, poi cancellato a favore di “The Amazing Spider-Man”, reboot della saga.
Quando usare la GIF?
Quando il vostro, più che un pianto, vuole essere un capriccio degno del più frignone dei bambini. Qualcuno non vi dà quello che volete? Usate un Peter Parker piagnucolone, possibilmente più volte, e lo otterrete per sfinimento della controparte.
Miranda Priestly – Meryl Streep ne “Il diavolo veste Prada”
L’interpretazione della spietata direttrice della rivista di moda “Runway” è una delle più iconiche dell’attrice statunitense, particolarmente a suo agio nel ruolo di donne tiranniche e risolute – vedi Margaret Thatcher in “The Iron Lady”, che le è valso l’Oscar come miglior attrice protagonista. Per il ruolo della Priestly, la Streep si è comunque aggiudicata un Golden Globe nel 2007.
Quando usare Miranda Priestly?
Per lei facciamo un’eccezione: Miranda Priestly è, per personalità e modi di fare, un personaggio talmente riconoscibile da essere la base perfetta per tantissime GIF. Vi basterà digitare il suo nome sulla barra di ricerca Giphy/Tenor del vostro smartphone per trovare un set di espressioni seccate, altezzose, talvolta annoiate dal genere umano. Mescolate con una serie di battute caustiche, agitate e la GIF vincente è servita.
Particolarmente indicata per chi, agli umani, preferisce gli animali.
Il balletto di Chad Feldheimer – Brad Pitt in “Burn After Reading – A prova di spia”
In questo film del 2008 i fratelli Coen dirigono un cast di livello formato, tra gli altri, da John Malkovich, Frances McDormand, George Clooney, Tilda Swinton e Brad Pitt. Troviamo Brad nel ruolo del personal trainer Chad Feldheimer, che tenta di estorcere denaro col ricatto all’ex agente della CIA Osbourne Cox – interpretato da John Malkovich. Si tratta del primo film dei fratelli Coen senza la collaborazione del direttore della fotografia Roger Deakins, che lavorava con loro dal 1991.
La scena del film
Dopo essere entrato in possesso di un dischetto con informazioni riservate della CIA, Chad va dalla sua “partner in crime” Linda nel pieno della notte per dirle che è riuscito a risalire all’identità di Osbourne Cox, ponendo così le basi per il ricatto. L’euforia di Chad è incontenibile, il suo balletto esilarante.
Forse non tutti sanno che…
Quello tra Joel Coen e Frances McDormand, l’attrice che interpreta Linda Litzke, è più di un sodalizio artistico. I due, infatti, sono sposati dal 1984.
Quando usare la GIF?
Quando volete festeggiare qualcosa, ma più sbottonati di Jay Gatsby. Chad Feldheimer si diverte con poco, è un tipo essenziale e sopra le righe. Se siete arrivati fin qui, per esempio, avete appena finito di leggere l’articolo e avete appena scoperto un sacco di GIF e chicche cinematografiche: un balletto alla Chad ci sta tutto.