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Greg Williams e le bellissime foto ai Globes

 

Gli scatti del fotografo e regista inglese sono riusciti a cogliere alcuni momenti di passaggio, degli attimi inaspettati in una serata che tende ad essere estremamente impostata. 

 

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C’era una volta ad Hollywood Leonardo di Caprio che con Brad Pitt forma una delle coppie più solide dei red carpet dell’ultimo ventennio – forse gli ultimi due grandi divi hollywoodiani, c’era una volta ad Hollywood Scarlett Johansson, c’era una volta ad Hollywood Joaquin Phoenix pronto ad abbracciare la sua Rooney Mara e a scherzare con Adam Driver, c’era – anche stavolta – ad Hollywood, Quentin Tarantino e c’era per la seconda volta ad Hollywood Phoebe Waller Bridge. 

Ma soprattutto chi c’è sempre a Hollywood è lui, Greg William che, nascosto dietro una Leica Q2 veste i panni del migliore amico di tutti quelli che calcano il tappeto rosso che apre la stagione dei premi cinematografici americani, e solo dopo, quello di fotografo più amato dalle star.

William nasce come fotografo di guerra per poi virare in tutt’altra direzione, decisamente più patinata ma forse non così tanto pacifica, cioè quella del mondo del cinema, passando per l’editoria (ha scattato editoriali per Vogue Italia, Vanity Fair, GQ) e approdando poi sui set – e nei backstage – cinematografici più famosi di Hollywood, scattandone anche le locandine (vedi quelle di 007 – Casino Royale o 007 – Quantum of Solace).

Per arrivare agli ultimi Golden Globes, in cui si è reso autore di una serie di scatti in bianco e nero che hanno fatto il giro del web e quindi del mondo, che ci portano quasi lì, su quel red carpet, tra quei tavoli a cena e in quel preciso istante che precede l’uscita in scena degli attori a favore di camera e di pubblico.

La cosa che colpisce dei suoi scatti è senz’altro l’intimità che c’è tra William e ciascun attore che immortala, di cui riesce a mostrare il lato più umano, anche imperfetto, che spesso sfugge agli obbiettivi di tanti altri: ridono, scherzano come vecchi amici, si amano, si tengono la mano, si guardano allo specchio e si vestono prima di lanciarsi in pista, esattamente come dei comuni mortali. Con qualche abito di Haute Couture in più nell’armadio e un assortimento di gioielli decisamente generoso, ma questi sono solo dettagli.

I dettagli più interessanti della 77esima edizione dei Golden Globes di quest’anno, li ha carpiti tutti William. Andiamo dietro l’obbiettivo di quella Leica Q2.

 

BRAD, FINALMENTE

https://www.instagram.com/p/B6-Bp3RAN6h/

 

Brad Pitt stringe la statuetta dei Golden Globes che si è aggiudicato come miglior attore non protagonista in “C’era una volta ad… Hollywood” di Quentin Tarantino. Mentre il premio di miglior attore non protagonista della foto va allo smoking bespoke nero Brioni (di cui è attualmente testimonial, occhio alla campagna che merita). Una menzione va anche alla camicia e al papillon in seta.

 

DA UN’ALTRA EPOCA

https://www.instagram.com/p/B7CRgz2gawD/

 

Ecco un momento di backstage coi fiocchi, anzi con i papillon. Quelli di Leo e di Brad. Dietro un miglior attore non protagonista si cela sempre un miglior attore protagonista, in questo caso Leonardo di Caprio che vince per la sua performance in “C’era una volta a… Hollywood”, accompagnato sul palco a ritirare il premio da un grande classico firmato Armani: lo smoking iconico per eccellenza. La coppia comunica davvero una sorta di romanticismo da ultimi divi, da vecchia Hollywood – quella che in parte venne già ricreata tra Pitt e Clooney, con una verve estremamente più comica e continui richiami alle coppie Sinatra-Martin. 

 

https://www.instagram.com/p/B6_y_AbgnhZ/

 

Fun Fact: ad alimentare le fantasie sul rapporto di bromance tra i due ci ha pensato Brad Pitt che, in un’intervista a People, ha confessato di aver appioppato a Leo un soprannome decisamente cute. Pare che Brad chiami “lover” il suo amato Leo. Chapeaux.

 

OH, C’MON RICKY!

https://www.instagram.com/p/B6_Laj5Agjd/

 

A condurre la settantasettesima edizione dei Golden Globes è stato per la quinta volta – non consecutiva – il comico inglese Ricky Gervais. Cinquantotto anni, prima cantante in un gruppo new wave, i “Seona Dancing”, poi speaker radiofonico, comico e attore e produttore per la serie “The Office”, con cui si è fatto conoscere. Si dichiara ateo dall’età di otto anni, non ha mai preso la patente perché “non si può bere e allo stesso tempo guidare” e non gliene frega niente di dire la sua, anzi non gliene è mai fregato niente per sua stessa ammissione a maggior ragione se è sul palco del Beverly Hills Hotel per l’ultima volta. Non gliene frega niente di fare battute caustiche e più sono scomode più ci sta comodo lui. Un po’ meno forse Tom Hanks, che viene inquadrato diverse volte mentre le sue smorfie paiono non approvare le provocazioni di Gervais. D’altronde il suo discorso di apertura inizia con un monito a tutti i presenti, quello di farsi un po’ di risate a loro spese, tanto “stiamo solo scherzando, tutti moriremo presto e non ci sarà nessun sequel”. Gervais è capace di dichiarare vincitore assoluto Netflix e di affossare le sale cinematografiche durante la serata che celebra per eccellenza proprio il cinema. Paragona Joe Pesci a Baby Yoda (questa in effetti fa molto ridere) e tira fuori l’amico più scomodo che si possa avere tra quei tavoli, cioè Epstein. Una lancia anche su Leo, reo di avere avuto sempre fidanzate un pelo più giovani di lui e di essere il protagonista di “C’era una volta a… Hollywood” che dura tre ore. Persino il principe Andrew direbbe: ‘Su Leo, hai quasi cinquant’anni figliolo”.

 

QUENTIN, QUELLO NON È UN PIEDE

https://www.instagram.com/p/B6_7FOjgEOK/

 

Quentin Tarantino in un completo total black seduto al suo tavolo in compagnia del globo d’oro portato a casa grazie alla miglior sceneggiatura, premiato per miglior film/commedia musicale con il miglior attore non protagonista della serata, Brad Pitt. La nona fatica di Trantino ha fatto en plein di premi durante la serata e con le sue tre ore di durata si è conquistato l’attenzione di tutti, ma tranquilli perché per i fan più attenti rimasti delusi dall’assenza di scene aggiunte (i girati di Tarantino sono celebri per essere sempre abbondanti) è in serbo una sorpresa: tra un anno sarà disponibile la versione integrale del film, che raggiunge con ben quattro ore di montato finale. Lo ha confidato lo stesso Tarantino durante l’intervista a Collider, a cui ha assistito anche Brad Pitt, l’entusiasmo alle stelle per un girato ancora da vedere e “tutto buono, tutto fantastico”. Non vediamo l’ora Quentin!

 

“LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE CHE ABBIA VISTO NELLA MIA VITA!”

https://www.instagram.com/p/B7Cho7bAafB/

 

Cosa fai quando hai dieci anni e sei ai Golden Globes a tavola con Brad Pitt e Quentin Tarantino che ti guardano rapiti come se fossi la donna più attraente della serata? Ridi. Di gusto. Decisamente di gusto. Come dar torto a Julia Butters l’enfant prodige scelta da Tarantino per interpretare Trudi Fraser, giovane stella nascente del cinema che dispensa una lezione di vita a Rick Dalton (Leonardo Di Caprio) in “C’era una volta a… Hollywood”. Nonostante la giovane età, Julia ha mostrato di saper tenere testa a Rick Dalton sul set e a tutti gli altri anche fuori dal set, giustissima nella delicata creazione di Mischka Aoki. Se ci fossero dei voti ai look il suo si conquisterebbe subito un dieci. Promossa!

 

ANA DE ARMAS, BOND GIRL

https://www.instagram.com/p/B7HnRgVAyeW/

 

Ana De Armas viene in diretta da Cuba con un carico di sensualità e fascino fresco fresco dei suoi trentuno anni. Qui è sul balcone della sua stanza d’hotel mentre, avvolta solo dall’accappatoio bianco, sorride a Greg William che per lei è stato l’artefice di un gran bel regalo, i suoi scatti, che come dice lei sulla sua pagina Instagram, dovremmo seguire tutti, perché non c’è nessuno di migliore in circolazione. Ana è stata lanciata da Blade Runner 2049, di Denis Villenevue ed era in concorso con “Knives Out”, un moderno giallo del 2019 con un cast stellare; e la rivedremo in “No Time to Die” un nuovo capitolo di 007, al fianco di Daniel Craig e nei panni della sua dark lady, che sarà nelle sale il prossimo aprile.

 

https://www.instagram.com/p/B6_vuWlgUT0/

 

Prima di essere presentati con “Knives Out”, Ana e Daniel si rilassano nel backstage. Non ci saranno le paillettes a far brillare il look di Daniel Craig, ma oltre ai suoi occhi, ci pensa il suo inimitabile stile a renderlo perfettamente a suo agio nel tuxedo doppio petto dal taglio pulito e sartoriale di Savile Row Anderson & Sheppard. A conferirgli quel tocco alla 007 l’Omega speedmaster da 18 carati e il cocktail tra le mani. Il tutto sdrammatizzato dalla co-star Ana De Armas con una linguaccia, e no, non dai suoi gioielli Tiffany&Co. 

 

 

JOAQUIN PHOENIX ED ADAM DRIVER – MIGLIORI ATTORI DELLE LORO GENERAZIONI?

https://www.instagram.com/p/B7B1yKfA9X_/

William cattura il momento in cui il vincitore come miglior attore protagonista Joaquin Phoenix e Adam Driver, solo nominato per la categoria, si scambiano un abbraccio pieno di affetto. Da vecchi amici.

 

 

ROONEY MARA E JOAQUIN PHOENIX – TRUE LOVE

https://www.instagram.com/p/B7BWkxmgGna/

 

Dopo essere rimasto sorpreso dalla notizia della sua vittoria come miglior attore per l’eccezionale performance in Joker di Todd Phillips (c’è una gif diventata virale del momento in cui viene annunciato Phoenix come vincitore https://media.giphy.com/media/Za3lV3XW40XzOpFEEP/giphy.gif  ), Phoenix sale sul palco per i ringraziamenti, ha pronunciato parole di stima per tutti i colleghi e compagni di avventura e un sospiro d’amore per la sua Rooney che ha detto molto di più di quanto potesse apparire ma non ha risparmiato parolacce e discorsi volti a sensibilizzare i colleghi sul cambiamento climatico e sull’impegno civile. L’attore è ormai un noto attivista per le cause ambientali tanto da essersi presentato alla serata con uno smoking firmato Stella Mc Cartney che “riciclerà” per tutta la stagione. Barba leggermente incolta e capelli s-pettinati ad arte e il vincitore è servito.  Piccolo memo: con questo premio Joaquin Phoenix è sempre più vicino a entrare a far parte di quella rosa di favoriti per gli Oscar 2020.

Rooney Mara sempre impeccabile in Givenchy in un abito total black mozzafiato arricchito da un cerchietto gioiello sull’acconciatura raccolta. L’accessorio più giusto? L’incarnato diafano.

 

RAMI E RENÉE

https://www.instagram.com/p/B6_74argD3P/

 

Beccata Renee Zellweger che stringe entusiasta il suo meritatissimo globo d’oro, l’ha vinto grazie all’eccellente interpretazione di Judy Garland nel biopic “Judy” di Rubert Goold  che racconta la vita tormentata dell’enfant prodige che interpretava Dorothy ne “Il mago di Oz”. Ruolo tutt’altro che semplice per la Zellweger che ha ammesso di essersi immersa totalmente nello studio della parte al punto da esserne ossessionata. Il risultato è stato senz’altro impeccabile, è stata in grado di interpretare le debolezze, la sofferenza e la fragilità di un’attrice stritolata dallo showbiz, fino ad arrivare alla morte per un’overdose di barbiturici a soli quarantasette anni. Ha cantato con la sua voce e si è mossa proprio come lei, ci sono voluti mesi di prove negli studi di Abbey Road per questo ruolo e ne è valsa decisamente la pena. Inoltre parliamo di un sorta di ritorno dell’attrice sul red carpet hollywoodiano dopo qualche anno di ritiro volontario, ha ammesso di esserne spaventata ma pare che abbia fatto pace con Hollywood nel migliore dei modi. Cupido di questa riconciliazione è senz’altro  Rami Malek che, con Scarlett Johansson è stato “presenter” della settatntasettesima edizione dei Golden Globes. Entrambi, oltre ad essere gli annunciatori dei premi, gareggiavano anche come  nominati e  quindi papabili vincitori per i rispettivi ruoli di miglior attore nella serie tv “ Mr. Robot”  per Malek e di miglior attrice in “Storia di un matrimonio” per la Johansson.

È il caso di dire, bentornata Renee che per il suo ritorno a Hollywood (e non a Cold Mountain) ha scelto un classico Armani color acqua dallo spacco strategico che scopre una gamba tonica (sembra non essere passato del tempo da quando sgambettava in Chicago) e il paio di dècolletè Jimmy Choo, matchy matchy.  Come poteva sbagliare!?

 

RAMI MALEK E LUCY BOYNTON

https://www.instagram.com/p/B6_zsV6Abto/

 

Galeotto fu il set diBohemian Rhapsody” per Rami Malek e Lucy Boynton che, della finzione hanno fatto realtà. Lei interpretava Mary Austin, la donna che è rimasta al fianco di Mercury fino alla fine e lui era Freddy, ruolo con cui si è aggiudicato un Golden Globe proprio come miglior attore protagonista. A rendere ufficiale la loro relazione ci ha pensato Rami che, lo scorso gennaio, durante il Palm Springs International Film Festival è salito sul palco ringraziando così la sua collega:” Grazie, Lucy Boynton. Sei stata la mia alleata, la mia confidente, sei il mio amore. Ti sono immensamente grato». Tutto questo romanticismo non è sfuggito all’obbiettivo di William che coglie l’attimo del bacio di Malek alla sua bella che per la serata ha scelto una creazione Made To Measure di Louis Vuitton realizzato ad hoc per lei. L’abito che si ispira alla collezione SS20, è composto da quindici metri di velluto e da preziosi intrecci di filati di seta e lurex. Non meno preziosi e ricercati hair & make up che le illuminano volto e capelli:  una coda di glitter argento per gli occhi bordati dall’eyeliner nero e un fermaglio gioiello sul caschetto biondo. Per Rami ci pensa Anthony Vaccarello che firma un abito Saint Laurent.

 

MY DEAR CATE

https://www.instagram.com/p/B6_fwhrAt9Z/

 

Look controverso per Cate Blanchett che con il suo Mary Katrantzou color crema ha diviso tutti. Il plissè strutturato non è facile, ancor meno il bustino gioiello ma lei può permettersi questo ed altro. Forse da rivedere l’hair style ma va sul sicuro con i gioielli tutti Pomellato. Tornando al plissè della gonna, lo scatto di William ci regala un focus sulla delicatezza del tessuto immortalando l’inchino spontaneo e fanciullesco dell’attrice. La Blanchett calca il tappeto rosso portando sulle spalle la nomination come miglior attrice per il ruolo di Bernadette nell’adattamento cinematografico del best-seller “Dov’è finita Bernadette?”.

 

 

GLI OCCHI DI MARGOT ROBBIE

https://www.instagram.com/p/B7CC2oqAUc2/

 

Bellissima Margot Robbie. Bellissima nei panni di Sharon Tate in “C’era una volta ad… Hollywood” così come in quelli di Kayla Pospisil, giovane vittima di Roger Ailey nella ricostruzione del caso Ailey, potente capo di Fox News licenziato perché accusato di molestie sessuali da diverse dipendenti. Il film ha ottenuto 3 candidature a Premi Oscar, 2 candidature a Golden Globes, 3 candidature a BAFTA. Per questo ruolo Margot Robbie ottiene una nomination ai Golden Globes come miglior attrice non protagonista e si trova a recitare al fianco di due mostri sacri come Nicole Kidman e Charlize Theron. Non nasconde infatti l’emozione davanti all’obbiettivo di quella Leica Q2 che imprigiona il sorriso stupito di Margot nel suo Chanel Haute Couture.

 

MERYL STREEP E SAOIRSE RONAN – GENERAZIONI A CONFRONTO 

https://www.instagram.com/p/B7FPAPxAJlO/

 

Stavolta l’abbraccio è tra due donne nonché bravissime attrici. C’è la legenda del cinema Maryl Streep che abbraccia con un approccio materno (forse è più opportuno dire da zia) la giovane ma talentuosissima Saoirse Ronan. Saoirse è stata nominata come miglior attrice con la sua Jo March nella versione di Piccole Donne diretta da Greta Gerwig. Uno scatto tutto al femminile che ci riporta ai principi del film tra cui quello dell’emancipazione della donna, portato avanti con determinazione dall’eroina proprio da Jo, eroina anticonformista, guidata saggiamente dalla zia March, interpretata appunto da Meryl Streep.

Lontana dai meravigliosi ma decisamente ingombranti abiti del set, Saoirse indossa un naked dress argento di Celine by Heidi Slimane. Meryl Streep si è defilata dal red carpet e esiste un’unica foto di lei al tavolo in compagnia di Helen Mirren e suo marito Taylor Hackford, quindi questo scatto così intimo assume ancora più valore. Da quelle poche immagini che abbiamo di lei possiamo intravedere una scollatura profonda e luccicante che lascia spazio a un girocollo chunky in oro giallo e ai capelli sciolti. Immancabili gli occhiali da vista.

 

SCORSESE, DE NIRO. LEGGENDE

https://www.instagram.com/p/B6_iXiHg2KB/

 

Robert De Niro prende posto vicino a Martin Scorsese. Dietro questa foto c’è una grande amicizia, che dura da quando i due avevano ben 16 anni. Coppia che ha lavorato insieme per ben nove volte e ben presto ce ne sarà una decima in occasione di “Killers of the Flower Moon” dove Scorsese dirigerà De Niro e Di Caprio. Scorsese ha dichiarato il suo amore per l’amico conferendogli il titolo di “attore più grandioso della sua generazione” e De Niro ha ammesso che durante le riprese di “The Irishman” andate avanti per ben 108 giorni, avrebbe continuato per altrettanto tempo trattandosi di stare in compagnia dei suoi migliori amici di sempre. Insomma questa foto parla di un sodalizio che dura una vita, ben più delle tre ore di “The Irishman”, parla di amicizia, di arte e di cinema e di due ragazzi che non hanno smesso di sognare insieme. Anzi, di creare i nostri sogni.